UBS non lascia spazio ai dubbi: il nuovo certificato (ISIN: DE000UQ0YN87) è uno strumento costruito per chi vuole rendimento vero e una protezione chiara. Con una cedola mensile dell’1,66%, pari al 19,92% annuo lordo, barriera al 60% e la possibilità di uscita anticipata già dal 7° mese, questo prodotto rappresenta un mix efficace di rendimento e gestione del rischio.
In un contesto di mercato che vede l’Italia tornare protagonista, UBS seleziona quattro campioni nazionali in grado di trainare la crescita: Leonardo, Monte dei Paschi, Saipem e STMicroelectronics. Quattro storie di rilancio e leadership industriale che oggi diventano il cuore di un certificato costruito per intercettarne il potenziale.
Come funziona il certificato UBS
- Cedola mensile 1,66%: pagata se tutti i titoli sono sopra il 60% del valore iniziale, in pratica fin quando un titolo non fa -40% dal valore di strike la cedola viene sempre corrisposta.
- Memoria cedolare: cedole accumulate e liquidate al rientro sopra barriera.
- Autocall dal 7° mese (aprile 2026): se tutti i titoli superano il 100% del valore iniziale, il certificato si chiude con rimborso del capitale e pagamento di tutte le cedole maturate.
- Scadenza settembre 2028: se tutti i titoli sono sopra la barriera, rimborso del 100%; se uno scende sotto, si applica la performance del peggiore.
Esempio: se a gennaio e febbraio 2026 un titolo è sotto barriera, le cedole vengono accantonate; se a marzo tutti tornano sopra, l’investitore riceve in blocco tre cedole (4,98%).
Perché considerarlo
- Rendimento superiore: 19,92% annuo lordo, tra i più elevati nel panorama dei certificati con protezione.
- Protezione condizionata: barriera al 60%, solida difesa del capitale.
- Flessibilità: uscita anticipata possibile dal 7° mese.
- Qualità dei sottostanti: quattro campioni italiani in forte crescita.
- Leonardo 47,22
- Saipem 2,35
- STMicroelectronics 21,97
- Banca MPS 7,312
Leonardo: la forza della difesa europea
Leonardo è il simbolo della rinascita industriale italiana. Nel 2024 ha registrato ordini record per 20,9 miliardi di euro (+16,8%) e ricavi a 17,8 miliardi (+16,2%). Il dividendo 2025 è quasi raddoppiato a 0,52 euro per azione, mentre il titolo è salito del 121% in dodici mesi. Con un portafoglio ordini da 44 miliardi e una crescita stimata tra 22,25 e 22,75 miliardi nel 2025, Leonardo consolida la sua posizione in elicotteri, elettronica per la difesa e cyber security, anche grazie al supporto della controllata americana DRS.
Monte dei Paschi: da sorvegliata speciale a protagonista
MPS ha ribaltato la propria storia. Nel 2024 ha registrato un utile netto di 1,95 miliardi e un CET1 ratio del 19,6%, tra i più alti del settore. Il dividendo 2025, pari a 0,86 euro per azione, porta il dividend yield al 10,7%. La banca senese non si limita a difendere il proprio perimetro: ha lanciato un’OPA da 13,3 miliardi su Mediobanca, segnale forte della sua ambizione di tornare protagonista del risiko bancario. Il mercato ha premiato con un +68% del titolo in un anno.
Saipem: la sfida dell’energia e della transizione
Saipem si è riposizionata come leader globale nelle infrastrutture energetiche e nella transizione green. Nel 2024 ha registrato ricavi per 14,55 miliardi (+22,5%), una posizione finanziaria netta tornata positiva e un portafoglio ordini record da 34 miliardi. Nei piani 2025-2028 sono attesi 50 miliardi di nuove commesse, il 30% legate a progetti low o zero carbon. Dopo oltre un decennio, Saipem torna a distribuire dividendi (0,17 euro per azione), confermando la solidità ritrovata.
STMicroelectronics: innovazione tecnologica e radici italiane
STM è la punta di diamante del settore tecnologico europeo. Nel Q3 2024 ha registrato ricavi per 3,25 miliardi di dollari, trainati dalla domanda nei settori automotive e industriale. Il dividendo 2025 è fissato a 0,36 dollari per azione. L’azienda investe sul territorio italiano con 2,6 miliardi a Catania e 1,4 miliardi ad Agrate, consolidando la capacità produttiva. Leader mondiale nei semiconduttori in carburo di silicio, rafforza la propria posizione grazie alla partnership con Qualcomm.
Valori di Strike (valori iniziali da cui calcolare il -40% del capitale condizionatamente protetto):
Opportunità e rischi
Il certificato UBS offre una combinazione unica di rendimento e protezione condizionata, ma l’investitore deve considerare i rischi: la struttura worst-of espone alla performance del titolo peggiore, e resta il rischio emittente, pur mitigato dalla solidità di UBS. La liquidità dipende dal market maker.
Conclusioni
Il certificato UBS (ISIN: DE000UQ0YN87) non è solo un prodotto finanziario, ma una strategia per chi vuole partecipare alla rinascita italiana con decisione. Assertivo, diretto, costruito per investitori con conoscenze intermedie e propensione al rischio moderata, rappresenta un’alternativa concreta agli strumenti tradizionali. Un modo per mettere in portafoglio l’Italia che cresce, con rendimento e protezione intelligente.
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