Al vaglio del Governo la possibilità di inserire nella prossima Manovra di Bilancio la proroga dei bonus casa.
Ossia le varie agevolazioni pensate per ridurre i costi legati ai lavori di rinnovo della propria dimora, come l?Ecobonus o il bonus ristrutturazione.
L'Esecutivo targato Meloni punterebbe a confermare i bonus casa anche nel 2026, mantenendo la stessa aliquota prevista finora solo ad alcune condizioni.
Facciamo il punto della situazione per capire come potrebbero cambiare i bonus casa.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al Canale Notizie.
Bonus casa 50% nella Manovra 2026: Governo al lavoro per la proroga
Si sta chiudendo il cerchio sulla Manvora di Bilancio 2026, che si preannuncia ancora più contenuta rispetto a quella dell'anno scorso.
Le ultime stime parlano di una dotazione finanziaria (di partenza) di circa 16 miliardi di euro (per intenderci, quella dell'anno prima era sui 30 miliardi).
Si tratta di una cifra decisamente più ridotta rispetto a quella di anno, ma comunque sufficiente per garantire misure centrali come il taglio dell?IRPEF, vari bonus per i lavoratori e le agevolazioni per i proprietari di immobili in ristrutturazione.
Appunto i bonus casa, che il Governo vorrebbe prorogare mantenendo l?aliquota del 50%. Ma solo per alcuni casi.
Stando a quanto annunciato il ministro dell?Economia, Giancarlo Giorgetti, nelle repliche dell?audizione sul Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp) di fronte alle Commissioni Bilancio congiunte in Senato, l'obiettivo è "prorogare le detrazioni del 50% in modo selettivo sulla prima casa in modo particolare".
In pratica, una versione bis della misura oggi disponibile. Il che è un bene, visto che senza nuove disposizioni dal 1 gennaio i bonus casa cambieranno completamente.
Bonus casa: senza proroga dal 2026 niente più detrazione al 50%
Come già raccontato tempo fa, la Manovra di Bilancio 2025 ha disposto per quest'anno due aliquote per i bonus casa.
La prima è del 50% ed è riservata ai i proprietari di case adibite a residenza (le cosiddette "prime case"). La seconda, del 36%, è solo per i proprietari di case non adibite a residenza (le "seconde case").
Due percentuali che, stando alla Legge, restano valide solo per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025.
A partire dal 1 gennaio 2026, invece, tutte le spese saranno portate in detrazione con due nuove aliquote: una del 36% per le spese sulle prime case, e una al 30% per quelle sulle seconde.
A conti fatti, dal 2026 i proprietari di prime case subiranno una riduzione dell?agevolazione di circa il 14%, il che significa che su un intervento da 96mila euro la detrazione spettante passerebbe da 48mila a 34.560 euro.
Il taglio, se da un lato alleggerisce i conti pubblici appesantiti dai crediti Superbonus (e non solo), dall?altro rischia di penalizzare fortemente cittadini e imprese del settore.
Non a caso, segnala Open, nei primi due mesi, l?Erario ha rilevato un calo del 35% dei bonifici parlanti per i lavori in casa necessari per usufruire delle agevolazioni.

Bonus casa non solo al 50%, ma con detrazione in 5 anni
Accanto alla proroga, il Governo starebbe inoltre valutando delle modifiche sui tempi di detrazione.
Recentemente, la viceministra dell?Ambiente e della Sicurezza energetica Vannia Gava ha dichiarato di star lavorando con il Ministero dell?Economia non solo per questa misura ma anche per "rendere possibile usufruirne in 5 anni anziché 10, rendendo l?ecobonus più immediato e conveniente".
L?obiettivo sarebbe quello di offrire una "corsia" più veloce rispetto alla detrazione decennale, oggi invece la regola per il Superbonus.
Ricordiamo però che queste proposte dovranno comunque affrontare il percorso parlamentare: solo nei prossimi giorni sarà chiaro se la proroga al 50% e le altre novità diventeranno realtà.