Al via le trattative sul dossier pensioni, uno dei più complessi nella Manovra di Bilancio 2026.
In questi giorni si terrà l'audizione sul Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp), occasione nella quale emergeranno tutte le proposte per le pensioni del 2026: dalle uscite anticipate alle diverse "opzioni? già in vigore.
Insomma, tante ipotesi sul tavolo, tutte quante destinate a incidere sul futuro previdenziale dei lavoratori.
Facciamo il punto della situazione, e vediamo quali sono le proposte principali al centro della prossima Manovra di Bilancio.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di RadioUCI Redazione.
Pensioni, ipotesi proroga per Opzione Donna (e non solo) in Manovra 2026
Primo fronte è quello delle uscite anticipate, ossia la possibilità di andare in pensione prima grazie a misure quali Opzione Donna, Ape Sociale, Quota 103 e la Pensione Anticipata Contributiva.
Tutte soluzioni che, stando alle ultime indiscrezioni, dovrebbero essere prorogate, con il via libera atteso dal ministero del Lavoro guidato da Marina Calderone.
Il che sarebbe curioso, visto che in particolare sia Opzione Donna sia Quota 103 hanno registrato numeri deludenti.
Stando ai dati dell'INPS, nel 2024 Opzione Donna è stata richiesta da 4.784 persone, mentre Quota 103 da 14.868. L'anno prima, Opzione ha avuto 12.763 domande, mentre la Quota 103 23.249 domande.
probabile che la proroga sia motivata dal fatto che, viste le richieste molto contenute, queste misure peseranno poco sul bilancio dello Stato.
Un bilancio comunque già sotto pressione, considerando che il Governo punta a realizzare almeno una piccola "rivoluzione" previdenziale: lo stop all?aumento dei requisiti anagrafici e contributivi previsto dal 1 gennaio 2027.
Pensioni, in Manovra 2026 lo stop all'aumento dei tre mesi nel 2027
Da mesi il Governo Meloni punta a bloccare l?adeguamento automatico dei requisiti, che nel 2027 farebbe salire:
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l?età per la pensione di vecchiaia da 67 anni a 67 anni e 3 mesi.
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i requisiti contributivi per la pensione anticipata dagli attuali 42 anni e 10 mesi per gli uomini (41 e 10 per le donne) a 43 anni e 1 mese e 42 anni e 1 mese rispettivamente.
Secondo le stime dei tecnici del Governo e dell?INPS, per un'operazione del genere servirebbero oltre 2 miliardi di euro nel biennio 2027-2028, cifra destinata a salire a circa 3 miliardi a regime.
Per rendere la misura sostenibile, l'Esecutivo valuta l?introduzione di un "paletto?, ossia garantire il blocco solo a chi avrà compiuto 64 anni nel 2027.
Con questa clausola, il costo si ridurrebbe sensibilmente, attestandosi intorno a 1,5 miliardi nel biennio e circa 2 miliardi a regime.

Pensioni, nuovo semestre di silenzio-assenso per la previdenza complementare?
Un altro fronte aperto riguarda la previdenza complementare, con l?ipotesi di reintrodurre un semestre di silenzio-assenso per l?adesione.
In pratica, i lavoratori dovranno decidersi se mantenere in azienda il proprio trattamento di fine rapporto (TFR). In mancanza di una scelta, il TFR verrà automaticamente destinato alla forma di previdenza complementare individuata.
Uno schema già sperimentato nel 2007, che oggi torna sul tavolo con lo stesso obiettivo: incentivare l?adesione ai fondi pensione.
Ma, come raccontato tempo fa, si tratta di una misura che presenta sia vantaggi sia svantaggi, in particolare per i lavoratori e per le aziende coinvolte.