**Piazza Affari debole. Vendite sui bancari, bene Ferrari. FTSE MIB -0,6%.** Il FTSE MIB segna una flessione dello 0,6%, mentre il FTSE Italia All-Share scende dello 0,5%. Gli indici FTSE Italia Mid Cap e STAR si mantengono stabili, con variazioni minime. I mercati azionari europei sono tutti in rosso, con l'EURO STOXX 50 a -0,3%, Londra (FTSE 100) a -0,2%, Francoforte (DAX) a -0,4%, Parigi (CAC 40) a -0,3% e Madrid (IBEX 35) a -0,6%. Tuttavia, i future sugli indici americani sono sopra la parità, con S&P 500, NASDAQ 100 e Dow Jones Industrial in leggero aumento.
Nella seduta precedente, Wall Street ha registrato chiusure positive, con S&P 500 e NASDAQ Composite che hanno toccato nuovi massimi storici. Anche il mercato giapponese ha chiuso in verde, con il Nikkei 225 a +0,30%. Le borse cinesi mostrano debolezza, con l'indice CSI 300 e l'Hang Seng in calo.
L'euro sta guadagnando terreno contro il dollaro, raggiungendo i massimi dal 3 luglio, con un cambio EUR/USD attorno a 1,1795. I BTP e lo spread mostrano un miglioramento, con il rendimento del decennale italiano a 3,49% e lo spread sul Bund a 81 punti base. Tuttavia, Banca MPS e Mediobanca sono in calo rispettivamente del 2,2% e dell'1,6%, in concomitanza con la riapertura dei termini per l'adesione all'offerta.
Fin.Priv ha avviato il collocamento dell'1,76% di Mediobanca a sconto. Anche gli altri titoli bancari sono in difficoltà, con l'indice FTSE Italia Banche a -1,3%. Intesa Sanpaolo e BPER Banca registrano entrambi una flessione dell'1,4%.
In controtendenza, Ferrari segna un avvio positivo con un incremento del 2,0% a 415 euro, grazie alla raccomandazione buy di Berenberg e un prezzo obiettivo fissato a 484 euro. STMicroelectronics scende dell'1,1% a 22,80 euro, nonostante Barclays abbia alzato il prezzo obiettivo. Gli analisti rimangono cauti riguardo al gross margin.
Prysmian, invece, guadagna il 1,5% a 81,86 euro, raggiungendo nuovi massimi storici, sostenuta da raccomandazioni positive di Citigroup e Bank of America. L'agenda macroeconomica odierna prevede la pubblicazione dell'indice di fiducia degli investitori ZEW per la Germania e dati su costo del lavoro e produzione industriale per l'eurozona. Negli Stati Uniti, si attende la diffusione di vari indicatori economici, tra cui vendite al dettaglio e produzione industriale.
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(Questo articolo è stato creato con l'ausilio di un sistema di AI, dietro supervisione e controllo della nostra redazione, con lo scopo di arricchire dati e informazioni)