Piazza Affari e BTP in rally, Commissione UE rinuncia a procedura infrazione. FTSE MIB +2,40%.
Mercati azionari europei in progresso. Wall Street positiva: a ridosso della chiusura delle borse europee S&P 500 +0,42%, NASDAQ Composite +0,45%, Dow Jones Industrial +0,28%. A Milano il FTSE MIB ha terminato a +2,40%, il FTSE Italia All-Share a +2,25%, il FTSE Italia Mid Cap a +1,31%, il FTSE Italia STAR a +0,95%.
BTP euforici dopo che la Commissione Europea ha deciso che la procedura di infrazione per deficit eccessivo raccomandata lo scorso 5 giugno a carico dell'Italia non è più necessaria grazie alle misure correttive apportate dal governo sul bilancio 2019 e agli impegni assunti per il 2020.
Il decennale rende l'1,62% (minimo dal 2017) contro l'1,86% della chiusura precedente, lo spread sul Bund segna 199 bp (da 222), minimo da oltre un anno. Da segnalare che il rendimento del BTP a 2 anni è sceso in territorio negativo a -0,05% (dati MTS).
Tra i dati macroeconomici pubblicati in giornata segnaliamo che negli USA la stima ADP (National Employment Report) sul mondo del lavoro ha evidenziato, nel mese di giugno, una crescita di 102 mila nuovi impieghi nei settori non agricoli.
Seppur in crescita rispetto alle 27 mila unità della rilevazione precedente, il dato e' risultato inferiore alle attese degli addetti ai lavori che si aspettavano un incremento di 140 mila posti di lavoro. L'Institute for Supply Management ha comunicato che l'indice ISM non manifatturiero relativo agli USA e' sceso nel mese di giugno a 55,1 punti dai 56,9 punti di maggio e dai 55,5 punti di aprile.
Le previsioni degli economisti erano fissate su un indice pari a 56,1 punti. La lettura odierna conferma il trend espansivo per il 113° mese consecutivo. Il Dipartimento del Commercio USA ha annunciato che nel mese di maggio gli ordini industriali sono diminuiti dello 0,7% dopo un calo dell'1,2% registrato ad aprile.
Gli economisti avevano stimato una flessione dello 0,4% su base mensile. Gli ordinativi alle fabbriche escluso il settore dei trasporti sono cresciuti dello 0,1% a maggio in lieve crescita rispetto al +0,2% di aprile. L'EIA (Energy Information Administration) ha comunicato che, nella settimana terminata lo scorso 28 giugno, le scorte di petrolio negli USA sono diminuite di 1,085 mln di barili.
Le stime degli analisti erano fissate su un decremento pari a 2,964 mln di barili. Nella settimana precedente le scorte di petrolio greggio erano scese di 12,788 milioni di barili. Dall'indagine pubblicata oggi da Markit si nota che l'indice PMI dell'attività economica del terziario nell'eurozona è rimasto comodamente superiore a 50, soglia di non cambiamento che separa la crescita dalla contrazione.
Aumentando a 53,6, da 52,9 di maggio, l'indice ha registrato la più forte crescita dell'attività da ottobre 2018.
*Balzo in avanti dei bancari *dopo il venir meno del rischio di procedura di infrazione a carico dell'Italia. L'indice FTSE Italia Banche termina a +4,98%. Brillano UBI Banca +6,78%, Banco BPM +6,56%, UniCredit +5,57%, Intesa Sanpaolo +5,08%.
*FCA +2,81% *sale sui massimi da fine maggio grazie ai commenti positivi di Banca IMI ed Equita sui dati di vendita a giugno negli USA, +2% a/a.
Entrambi i broker confermano la raccomandazione buy sul titolo. Banca IMI fa notare che si tratta del miglior giugno da 14 anni e che la performance dei marchi del Lingotto è stata migliore rispetto a quella dei principali concorrenti.
Atlantia +2,48% estende il rimbalzo di ieri in scia a quanto riferito da Reuters, che ha potuto visionare il rapporto dei gruppo di tecnici incaricato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) di redigere un parere sul crollo del Ponte Morandi: secondo il rapporto la revoca della concessione è "realmente plausibile" ma il rischio di contenzioso consiglierebbe un soluzione alternativa, come la rinegoziazione della concessione di Autostrade.
Nonostante questo il ministro Toninelli stamattina ha detto a Radio Anch'io che a suo avviso non ci sono alternative alla revoca.
Molto bene Poste Italiane +2,37% che tocca il nuovo massimo storico a 9,6980 euro e si propone per il completamento del potenziale testa e spalle di continuazione in formazione da fine aprile/inizio maggio: target ideale a 10,60 circa.
Fermento nel risparmio gestito dopo che il presidente di Azimut holding +1,09%, Pietro Giuliani, nel corso della conferenza stampa dei 15 anni dalla quotazione in Borsa ha detto di essere pronto a valutare un eventuale acquisto di Banca Generali +2,66% (controllata al 50,17% dal gruppo Generali) ma che al momento non ci sono offerte.
In progresso anche FinecoBank +4,69%, Anima Holding +3,61%, Banca Mediolanum +2,30%.
Salini Impregilo +3,89% e Astaldi +2,96% positive in scia all'ottimismo su una prossima conclusione del Progetto Italia che dovrebbe portare al salvataggio e alla fusione di Astaldi con il gruppo Salini.
MF Dow Jones ieri mattina ha riferito di un ingresso in Consob del direttore generale di Salini Massimo Ferrari. La visita ai regolatori potrebbe indicare una prossima chiusura del dossier (d'altronde già prevista di recente ai primi luglio). Oggi il Corriere della sera parla del possibile via libera della Cdp all'operazione in un cda previsto per il 12 luglio.
Entro il 15 luglio Salini deve presentare al Tribunale di Roma le "comfort letter" delle banche creditrici e di Cdp.
Sale Piaggio&C +0,99% a 2,6440 euro: Banca IMI ha confermato la raccomandazione buy e il target a 3,20 euro dopo i dati sulle immatricolazioni di veicoli a due ruote a giugno in Italia (+2% a/a).
Performance negativa per Saipem (-0,62%) dopo il -2,72% accusato ieri in scia all'estensione della correzione del petrolio partita lunedì pomeriggio.
Il greggio aveva toccato a inizio settimana i massimi da fine maggio grazie alle speculazioni su possibili ulteriori tagli alla produzione da parte dell'OPEC: il meeting conclusosi ieri a Vienna si è invece limitato a estendere di nove mesi (fino a marzo 2020) i tagli decisi lo scorso dicembre. Su Saipem si segnalano inoltre le indiscrezioni raccolte da Reuters secondo cui il gruppo sta incrementando l'impegno per trovare un partner per le attività di perforazione: per questo motivo Stefano Porcari, Chief operating officer della divisione Offshore E&C del gruppo, in agosto diverrà capo della divisione perforazioni onshore, in uno scambio di poltrone con Francesco Racheli.
Secondo Reuters Porcari (in Saipem da oltre 30 anni) è molto vicino all'a.d. Stefano Cao: quest'ultimo è concentrato in un'impegnativa opera di ristrutturazione del gruppo finalizzata a ridurre progressivamente la dipendenza dal settore oil&gas e crescere nelle rinnovabili.
(Simone Ferradini - www.ftaonline.com)
Fonte: News
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