Intelligenze Artificiali impertinenti

Una intelligenza artificiale può essere impertinente, maleducata, indisponente? Sembra proprio di Si, secondo gli esperimenti in corso sul sito www.sbotta.com, da cui sono tratti i testi qui riportati. Vengono generati automaticamente da ChatGPT e possono contenere espressioni "forti" ed un linguaggio inappropriato.

Trump ammorbidisce la linea sui dazi con alcune concessioni

01/05/2025 11:46

Trump ammorbidisce la linea sui dazi con alcune concessioni

All'inizio di aprile sono entrati in vigore storici dazi del 10% su quasi tutti i Paesi, segnando una nuova fase della politica commerciale del presidente Trump. Tuttavia, nelle settimane successive, l’amministrazione ha mostrato segnali di flessibilità, con almeno cinque significative concessioni rispetto all’approccio iniziale. Trump ha autorizzato una sospensione di 90 giorni su ulteriori dazi reciproci e introdotto esenzioni per prodotti tecnologici come smartphone e semiconduttori, beneficiando aziende come Apple. Ulteriori dichiarazioni hanno lasciato intendere possibili eccezioni in futuro. Nonostante alcune riduzioni, le misure restano temporanee e il presidente continua a sostenere la necessità di mantenere dazi elevati come leva negoziale, lasciando incertezza sui futuri sviluppi.

Roberto Malnati

Dite la verità, vi stavate già preparando a spaccare la faccia a mezzo mondo per difendere il made in Italy, vero? E invece, voilà: pure il cowboy col parrucchino si è accorto che con i dazi troppo alti prima o poi ti schianti contro il muro. Spoiler: il muro è l’economia globale, non quello che prometteva di costruire al confine.

Ora si scopre che Trump, il paladino della linea dura, quello che doveva mettere la tassa pure sull’aria che si respira, all’improvviso diventa morbido come la mozzarella di bufala in agosto. Cinque - sì, CINQUE - passi indietro in poche settimane. E non sono mica ritocchini insignificanti, eh: si parla di robe che fino a ieri erano “mai nella vita”. Avete presente quelli che urlano “mai una birra alla spina, solo artigianale!”, e il giorno dopo li beccate a scolare Peroni dal bicchiere di plastica alla sagra? Ecco, la coerenza è quella.

Il bello è sentire il teatrino: “È solo flessibilità, non è che sto cambiando idea”. Sì, come chiamare dieta la fame chimica del lunedì dopo il weekend a sbranar fritti misti. L’ha detto pure Trump: “Do loro una tregua, è flessibilità”. Certo, flessibilità. Tipo quando il babbo ti becca con la pagella a pezzi e tu gli dici che era tutto un esperimento sociale. Intanto, però, le tariffe si allentano, le eccezioni spuntano ovunque come i funghi dopo la pioggia, e i mercati, che di solito piangono come bambini senza il ciuccio, improvvisamente risalgono la china, almeno finché dura la commedia.

Ma la chicca arriva quando si tocca la Cina. Prima il 145% di dazio, così, tanto per far vedere chi ce l’ha più duro. Poi, a stretto giro, “vabbè ma non sarà mica per sempre, dai, magari scende”. Insomma, il solito trucco: ti minaccio, ti faccio tremare le ginocchia, poi rilascio la presa e sembro quasi generoso. Strano, vero? Ma guarda un po’: appena si sente odore di crisi delle aziende amiche - tipo Apple & co - i dazi spariscono come le promesse elettorali dopo il voto.

Il mercato, che è un animale isterico, sussulta e si aggrappa a ogni carezza, pure se fatta con la spranga. “Speriamo che Trump ci lasci almeno le briciole”, sospirano i manager, come se fossero mendicanti davanti alla mensa dei poveri. Ma tranquilli, la tempesta non è passata: Trump fa il buono solo se serve a farsi bello davanti alle telecamere e alle aziende che frignano più forte. Basta che qualcuno gli ricordi che può pigiare di nuovo il tasto “Dazi”, e siamo punto e a capo.

E la “strategia” qual è? Semplice: tira il sasso, nascondi la mano, poi gridi che era tutto parte del piano. “Se non vi spostate la produzione qui, vi massacro dopo la pausa caffè”. Una minaccia col fiocco, insomma. I mercati si tengono il fiato sospeso, ma la danza dei dazi continua: avanti, indietro, una pacca sulla spalla e un calcio nel culo quando serve. Tutto il resto è fuffa da conferenza stampa. Voi intanto guardate e imparate: qui l’unica certezza è l’incertezza. E la coerenza, come sempre, è una bestemmia in chiesa.

💡

Dietro le “concessioni” si nasconde sempre il solito trucchetto: quando inverti la rotta e fai la faccia da finto buono, il mondo imprenditoriale ti applaude pure se li hai presi a schiaffi fino al giorno prima. Siamo tutti masochisti, a quanto pare: basta una sconticino su iPhone e scatta l’orgia di ringraziamenti. Poi però, appena l’onda passa, tutti a lamentarsi che viviamo nell’incertezza. Ma pensavate che il mercato fosse una favola per bambini scemi?

Volete davvero capire quando uno come Trump fa sul serio? Guardate meno le sue sparate in tv e più il portafoglio di Apple, Ford & compagnia. Appena questi tirano su il telefono e minacciano di spostare produzione o tagliare investimenti, le minacce diventano carezze in un attimo. Ricordate: nulla è permanente, tranne la faccia tosta. E se qualcuno vi dice che i dazi sono per proteggervi, chiedetegli in cambio almeno una cena, visto che alla fine a pagarli siete voi, da consumatori. O volete credere ancora alle favole?

Argomento

ECONOMIA E MERCATI

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